Formazione

Lettori un po’ si nasce e molto si diventa

Il Rapporto sulla letteratura per ragazzi

di Redazione

Leggono, in media, 16 libri in un anno. Sono bambini, dagli 8 agli 11 anni, definiti ?forti lettori? dall?inchiesta Doxa realizzata per l?editrice Piemme e inserita nel ?Rapporto annuale sulla letteratura per ragazzi in Italia?. L?istituto demoscopico ne ha intervistati 149, assieme a 163 loro coetanei che leggono invece da 1 a 10 libri all?anno, con una media di 5 a testa, i ?deboli lettori? appunto. Quali differenze emergono fra questi due gruppi di lettori? I ?forti? dedicano alla lettura circa 52 minuti al giorno contro 33 dei ?deboli? e lo fanno rinunciando alla tv. Secondo l?indagine infatti i primi dedicano mediamente 1 ora e 42 minuti al piccolo schermo contro le 2 ore e 40 minuti degli altri. Più portati per il computer – l?80,7 per cento dei ?forti?, contro il 67,3 per cento dei ?deboli? – i lettori abituali dedicano pressoché lo stesso tempo al gioco: 2,10 ore gli uni; 2,29 gli altri. I dati sul tempo dedicato allo studio sorprendono: i ?deboli lettori? dedicano più tempo (1,36 ore) che i loro coetanei forti (1,22).

Ma cosa c?è dietro questi innamorati delle parole scritte? Attitudine, buoni insegnanti, genitori disponibili. Il 57 per cento di questi bambini sapeva già leggere prima di frequentare le elementari (38 per cento negli altri casi), oppure guardavano i libri da soli (75 per cento contro 45). A giudizio del 52 per cento dei genitori, gli insegnanti sono stati ?molto capaci? di sviluppare l?attitudine alla lettura nei loro figli, mentre padri e madri dei ?deboli lettori? hanno su questo punto un?idea complessivamente negativa: il 38 per cento li considera ?abbastanza capaci? e il 26 ?poco o per niente capaci?. Ma anche il genitore conta, eccome. Da piccoli, 64 super-lettori su 100 hanno avuto un papà o una mamma che leggeva loro dei libri. Percentuale che scende al 40 quando si prendono in considerazione i lettori ?deboli?.

Scarsamente influente sembra essere l?attitudine dei parenti: i genitori dei ?forti? hanno letto 5,8 libri all?anno contro i 4,4 degli altri; mentre sembra avere un peso maggiore la disponibilità di libri nella biblioteca di casa: mediamente il piccolo lettore abituale ne ha a disposizione 148 contro i 91 del suo coetaneo ?svogliato?. Insomma, lettori forti un po? si nasce e molto si diventa. Con quali esiti, l?indagine non lo dice. Salvo in un caso, probabilmente: aumenta la comunicazione fra genitori e figli.

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